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Solidarietà familiare, piccoli gesti che hanno un nome

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Parte la campagna “Solidarietà familiare, piccoli gesti che hanno un nome” il cui obiettivo è raccontare la solidarietà come opportunità di reciproco arricchimento.

La solidarietà è un gesto semplice, concreto, che costa poco o nulla se proporzionato alle disponibilità delle persone e delle famiglie.

Per diventare persone solidali basta un piccolo gesto. Per esempio si può dare la propria disponibilità per leggere una favola a, per accompagnare a scuola, per giocare al parco, per realizzare un dolce … tutte attività poco impegnative ma possono avviare nuove relazioni e nuovi percorsi di vicinanza.

Conosciamo i nostri ragazzi:  Yamir, Alessia, Marco, Ahmed, Ali, Francesco … e piccoli gesti possono fare la differenza.

Secondo i dati più recenti che risalgono ad un’indagine campionaria sull’accoglienza dei bambini e dei ragazzi in affidamento familiare e nei servizi residenziali per minorenni promossa dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel 2017, a livello nazionale erano 26615 (al netto dei minori stranieri non accompagnati) i bambini e i ragazzi collocati in affido familiare e nei servizi residenziali per minori corrispondenti al 2,7 per mille della popolazione minorile.

A livello regionale, nello stesso periodo di riferimento, erano 1024 i bambini e i ragazzi 0-17 anni in affidamento familiare (sempre al netto dei Msna) e 995 quelli accolti nei servizi residenziali per minori.

Ogni anno sono 220 i minori a rischio di disagio sociale che beneficiano delle diverse iniziative dell’associazione. Considerando solo gli affidi e la solidarietà familiare, ogni anno sono circa 50 i nuclei coinvolti in specifici progetti.

Per info contattare l’associazione Rimettere le Ali. Scopri il tuo piccolo gesto