Incontro informativo sull’accoglienza di minori adolescenti.
Sono le emozioni a dare calore a questa giornata: parole, vissuti e sguardi vengono condivisi, ed è subito accoglienza. L’incontro informativo, svoltosi il 2 dicembre presso il Borgo Ragazzi don Bosco, è stato pensato per promuovere la cultura dell’accoglienza di quei minori che molto spesso vengono considerati come i “più difficili”: gli adolescenti. La giornata è stata organizzata dal Movimento Famiglie Affidatarie e Solidali, gruppo di famiglie promosso e sostenuto dall’associazione Rimettere le Ali Onlus.
Quando si parla di minori, si configura principalmente – nell’immaginario collettivo – l’idea del “bambino”, pensato come essere indifeso e bisognoso di attenzioni, di cure. È solo successivamente che si configura l’immagine dell’adolescente, molto spesso visto come un “quasi” adulto e per questo più forte, nonché maggiormente in grado di fronteggiare situazioni difficili. Eppure è proprio quel “quasi” che dovrebbe spingerci a riflettere… l’adolescente è un bambino ed un adulto allo stesso tempo, immerso in un processo trasformativo arduo e molto spesso impervio. Chi, più dell’adolescente ha bisogno di essere amato, sostenuto, rassicurato?
È quanto è emerso dalle parole e dalla condivisione delle storie ascoltate durante l’incontro. Emozioni che hanno aperto i cuori dei partecipanti su un tema importante, da non dimenticare, soprattutto in questo momento storico dove sempre più ragazzi arrivano nei nostri territori e si trovano da soli a diventare ben presto adulti.
Ma qualcosa può accompagnare questi ragazzi nel loro difficile cammino: il calore e l’affetto di una famiglia in più!
È proprio questa la storia raccontata dalla famiglia affidataria che ha riportato la propria esperienza con un ragazzo bengalese accolto all’età di 17 anni. Il loro legame non si è interrotto. Continua otre la maggiore età, a dimostrazione che l’amore non conosce confini né convenzioni sociali.