L’associazione Rimettere le Ali Onlus ha bisogno della tua firma: dona il tuo 5×1000 a favore dei ragazzi in difficoltà di Roma Est
Con una firma puoi trasformare il futuro di molti ragazzi e delle famiglie che li accolgono o dalle quali provengono . Non solo puoi cambiare il loro futuro ma puoi modificare anche il territorio da cui proviene. Dona il tuo 5‰ a Rimettere le Ali onlus, codice fiscale 97650020585.
Nel 2017, grazie alle donazioni del 5‰, l’associazione Rimettere le Ali, ha sostenuto il progetto volto a promuovere e sviluppare, nella Città di Roma Capitale, l’istituto dell’Affidamento Familiare.
L’obiettivo generale del progetto è stato quello di offrire a bambini e ragazzi, allontanati per diverse criticità dalle loro famiglie d’origine, la possibilità di essere accolti all’interno di famiglie affidatarie, capaci di prendersi adeguatamente cura di loro e di vivere pertanto quegli affetti e quei legami che non potevano sperimentare nella loro famiglia d’origine. In ogni caso, in minore affidato non perde la possibilità di incontrare, quando possibile e in luoghi e tempi ben definiti e strutturati, la propria famiglia naturale. Perché l’affidamento familiare è proprio questo: una somma di affetti, una famiglia che accoglie per un tempo determinato senza sostituirsi alla famiglia naturale, dove il minore potrà fare ritorno nel momento in cui saranno risolte le criticità che ne hanno determinato l’allontanamento.
Il progetto ha previsto diverse azioni:
- organizzazione di incontri informativi e di sensibilizzazione per far conoscere l’Affidamento Familiare e le diverse possibilità con cui una famiglia può mettersi a disposizione di un bambino o di un ragazzo in difficoltà; sono state davvero numerose le famiglie che si sono avvicinate al tema della solidarietà familiare, che hanno espresso il desiderio di aprire la propria casa e il proprio cuore e che hanno scelto di iniziare un percorso formativo necessario per affrontare in maniera adeguata e consapevole l’accoglienza;
- supporto rivolto alle famiglie impegnate nei progetti di affidamento familiare, durante tutto il periodo dell’accoglienza del minore: colloqui individuali di sostegno psicopedagogico a cadenza settimanale o quindicinale, consulenze sociali e, in alcune situazioni, anche consulenze di carattere legale;
- avviamento di gruppi di sostegno mensili, dove le famiglie hanno avuto la possibilità di condividere, con operatori esperti e con le altre famiglie affidatarie, la bellezza e la fatica dell’esperienza, senza sperimentare la solitudine che, nella maggior parte dei casi, porta al fallimento e alla sofferenza.
Il progetto è stato coordinato e gestito da un’equipe multidisciplinare formata da professionisti esperti in affidamento familiare (pedagogisti, psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali e sociologi) che si è incontrata a cadenza settimanale per progettare ed organizzare i percorsi informativi e di sensibilizzazione e monitorare i progetti di affidamento familiare avviati.
L’azione di sostegno individuale e di gruppo rivolta alle famiglie coinvolte è risultata l’elemento vincente nel buon andamento dei progetti di affidamento e solidarietà familiare. Crediamo fortemente che l’esperienza di accoglienza sia un dono sia per la famiglia affidataria che per il bambino o per il ragazzo che viene accolto ma siamo allo stesso modo consapevoli che questa esperienza sia estremamente complessa e necessita di essere accompagnata, in tutte le fasi, da professionisti altamente qualificati.