In progetto realizzato dall’associazione Rimettere le Ali, finanziato dalla Regione Lazio, della durata di 10 mesi (da gennaio a ottobre 2019), ha come obiettivo quello di prevenire delle situazioni di abbandono e di dispersione scolastica, accompagnando i minori italiani e stranieri a rischio di disagio sociale, attraverso progetti formativi ed educativi personalizzati, che favoriscono l’impegno e il successo scolastico ma anche una crescita della propria autostima da parte dei ragazzi destinatari del progetto.
Ai giorni nostri, la fuoriuscita dal sistema scolastico, rappresenta, per i giovani, la causa principale dell’emarginazione e dell’esclusione sociale. Alla base dell’abbandono scolastico numerose e complesse possono essere le ragioni:
- aspetti psicologici (difficoltà legate all’apprendimento, resistenze e disimpegno, percezione di inadeguatezza, percorsi precedenti fallimentari);
- fattori familiari (scarsa istruzione dei genitori e provenienza da un ambiente culturalmente svantaggiato);
- aspetto socio-economico rappresentato da pressioni esterne derivanti dall’esigenza per i ragazzi di diventare economicamente indipendenti il prima possibile.
Tali cause acquisiscono un’importanza e una complessità maggiore se facciamo riferimento a ragazzi stranieri, i quali possono essere influenzati, oltre ai fattori sopra citati anche da problematiche relative alla mobilità territoriale, all’instabilità residenziale e al ritardo scolastico originato da difficoltà linguistiche.
Nello specifico, quindi, l’Associazione intende:
- contrastare l’abbandono scolastico favorendo il successo scolastico e formativo, con particolare attenzione ai minori stranieri di prima e seconda generazione, attraverso percorsi pomeridiani di accompagnamento allo studio, di sostegno psico-educativo individualizzato e di integrazione sociale;
- favorire l’integrazione culturale e l’inclusione sociale dei minori italiani e stranieri di prima e seconda generazione e delle loro famiglie, attraverso percorsi specifici allo scopo di contrastare la povertà educativa;
- formare sui temi legati all’immigrazione e alla promozione del dialogo interculturale;
- far crescere la cultura della solidarietà e della gratuità coinvolgendo il territorio nel supporto ai ragazzi attraverso il volontariato soprattutto giovanile.
Attività da realizzare per il raggiungimento dei obiettivi indicati:
- accompagnamento allo studio;
- sostegno psico-educativo individualizzato;
- attività di socializzazione;
- gruppo per genitori;
- formazione volontari;
- Estate Ragazzi.
Collaborazioni
Gli Enti coinvolti nel progetto saranno i seguenti:
- Borgo Ragazzi don Bosco, via Prenestina 468 Roma (ente privato): metterà a disposizione i locali e gli spazi per le attività del progetto (lettera di collaborazione);
- Roma Capitale- Municipio V, viale P. Togliatti 913, Roma: sostegno alle attività del progetto segnalando ragazzi in situazione di disagio;
- Istituto Comprensivo Via dei Sesami, via dei Sesami 20, Roma: partecipazione attraverso lettera di collaborazione per la segnalazione e invio dei ragazzi da inserire nel progetto (lettera di collaborazione);
- Polisportiva Giovanile Salesiana “Borgo don Bosco”- via Prenestina 468 Roma: metterà a disposizione le proprie competenze per la progettazione di attività sportive (lettera di collaborazione);
- Scuola Statale Primaria e dell’Infanzia – Pietro Romualdo Pirotta- via Pietro Romualdo Pirotta, 95 Roma;
- IC Largo Cocconi – scuola primaria Marco Polo e Plesso Tenore – Largo Girolamo Cocconi, 10 Roma.